Siamo in questo antico podere perchè raccogliamo l'eredità dei nostri avi mentre viviamo l'intenso legame con la terra e la passione per il grande mondo naturale. Non facciamo calcoli di tipo imprenditoriale, sentendoci innanzitutto i custodi di un territorio prezioso per la storia, la fertilità e la particolare bellezza paesaggistica. Gli impianti agricoli sono molto antichi e il contesto ricco e articolato. Essi esprimono in modo unico il passare del tempo e le esperienze e le storie di uomini, animali e cose, ed un modo di stare in campagna necessario, estremo ed emozionante, che non riusciamo ad ignorare. L'attività agricola si svolge parallelamente a quella dello studio e del recupero delle preesistenze e della comprensione del rapporto con la natura ormai perduto, che molti vorrebbero recuperare nei libri, nelle palestre o nella propria immaginazione e che noi cerchiamo di sperimentare dal vivo. La nostra presenza qui non è da padroni, mercanti o consumatori, ma da inquilini della terra, di questa terra così com'é. Per cui viviamo un 'economia di produzione quasi spontanea, rispettando il più possibile l'aspetto, la funzione e la consistenza di ogni elemento naturale e delle opere esistenti, ancora utili o testimoni del tempo in cui si faticava per lavorare al meglio. Sulla qualità non c'era scelta: si lavorava al meglio per avere il meglio. Amare qualcosa così com'è non vuol dire rifiutare l'innovazione, ma aiutare il vecchio a conservarsi a futura memoria o ad evolversi o sublimarsi in qualcos'altro, prima di essere "sostituito" dal nuovo. Spesso si cambia solo per seguire le mode o per convenienza momentanea, ma ancora più spesso si pensa di tornare all'antico. Ci viene difficile dire cosa siamo, esseri umani, selvaggi, ricercatori, famiglia, avventurieri o eremiti, contadini o azienda agricola. Ci viene facile dire solo come facciamo le cose, perciò parleremo della coltivazione di un terreno che non va mai sbancato, ma solo livellato sulla sua struttura naturale. Del territorio vanno conservate le specie vegetali e animali, le pietre naturali e i segni della presenza. Le colture antiche vanno mantenute anche al di sotto degli standard produttivi. Parleremo di vendita diretta, per non interrompere il ciclo della costruzione del cibo ed avvicinare la terra antica ai consumatori moderni. Parleremo di studio della natura come una fonte certa di sopravvivenza e di benessere, giacché la storia insegna che il progresso tecnologico, artistico, scientifico, culturale, sociale, religioso e politico altro non è che l'osservazione e l'elaborazione dei fenomeni naturali. |
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